giovedì 29 dicembre 2016

A SCUOLA DI SPORT e GIOCA SPORT: L'ALFABETIZZAZIONE MOTORIA NELLE SCUOLE DI CERNUSCO


Ho già più volte ricordato in questi anni come tra le azioni previste dal Piano di sostegno allo sport "Uno sport su misura" fosse indicata la realizzazione di iniziative di alfabetizzazione motoria nelle scuole primarie di Cernusco sul Naviglio.

L'ultima Giunta Comunale prima di Natale ha completato il sostegno a queste proposte, previste nel Piano di Diritto allo Studio 2016/17 con fondi stanziati dall'Assessorato allo Sport, finanziando con 2.000 euro il progetto "Gioca Sport": presentato dal 1° Istituto Comprensivo di piazza Unità d'Italia, coinvolgerà le 13 classi di prima e di seconda.

Questo sostegno si affianca a quello già garantito a Settembre all'Istituto Comprensivo "Rita Levi Montalcini" di via Don Milani, pari a 2.250 euro: insieme alla somma di identico ammontare messa a disposizione dalla Regione Lombardia attraverso un bando dedicato, permetterà la realizzazione del progetto "A scuola di sport - Lombardia in gioco", che coinvolgerà 9 classi del plesso di via Mosè Bianchi e 6 classi del plesso di via Don Milani, sempre di prima e di seconda.

Entrambi i progetti permetteranno la presenza di un esperto nelle 20 ore di lezione dedicate.

Queste le principali finalità:

Uno | Acquisire la coordinazione motoria di base;

Due| Acquisire la padronanza del proprio corpo nello spazio;

Tre | Avviare a schemi motori via via più complessi attraverso semplici giochi di squadra;

Quattro | Favorire, attraverso l'attività motoria, il rispetto reciproco tra le persone, delle regole e degli ambienti;

Cinque | Favorire l'inclusione scolastica in un'attività ludico-motoria che possa coinvolgere ciascun alunno, con le proprie potenzialità e i propri limiti.

Grazie al lavoro dell'Ufficio Sport del Comune di Cernusco al fianco degli Istituti Scolastici, queste due iniziative si uniscono allo straordinario lavoro di promozione della pratica sportiva realizzato da diverse associazioni sportive di Cernusco nelle scuole della città e alle giornate sportive organizzate ogni anno presso lo stadio Gaetano Scirea in collaborazione con l'Atletica Cernusco.

Ancora una volta si realizza l'idea di uno sport "su misura" che non rimane chiuso nei centri sportivi ma che invece entra nella vita della città e delle persone, creando momenti di educazione e crescita.

sabato 24 dicembre 2016

UN RISPARMIO DI 396.601,27 EURO E BOLLETTE TARI PIU' LEGGERE DEL 10%: GLI EFFETTI DI ECUOSACCO NEL BILANCIO PREVISIONALE 2017 DI CERNUSCO


Quella raccolta in questo post è la traccia del mio intervento nel Consiglio Comunale di ieri sera ad approfondimento del Piano Finanziario 2017 del servizio di gestione dei rifiuti urbani del Comune di Cernusco sul Naviglio e delle relative tariffe della tassa sui rifiuti (Tari) anno 2017, entrambi sottoposti all’approvazione dell’aula insieme al Bilancio di previsione finanziario del comune. Grazie all’aiuto tecnico degli uffici, ci tenevo a raccontare ai consiglieri le conseguenze positive sul bilancio delle buone pratiche dei cittaddini Cernuschesi in tema di gestione dei rifiuti grazie al progetto Ecuosacco, affinchè fosse ancor più forte il ringraziamento a coloro i quali – e sono la stragrande maggioranza dei cittadini - si sono resi disponibili a realizzare concretamente questo cambiamento.

Questo Piano Finanziario - che prevede una riduzione dei costi di circa 396.000 euro (meno 9,7% rispetto al 2016) - e indica le relative aliquote Tari - che porteranno a diminuzioni per le varie utenze comprese tra il 9% e il 12,5% - sono stati approvati con 11 voti favorevoli della maggioranza (PD, Vivere Cernusco e Sinistra per Cernusco) e 4 contrari dell’opposizione (Aimi di M5S, Mandelli di Mandelli per Cernsuco, Keller del Gruppo misto e De Luigi di Forza Italia). Erano assenti i consiglieri Gargantini (Persona e Città) e Frigerio (Forza Italia).

Questa la traccia.

PREMESSA
Nel presentare il progetto sperimentale di misurazione del residuo secco Ecuosacco, lo scorso Maggio, spiegammo che comportamenti maggiormente virtuosi da parte di ciascuno in tema di gestione dei rifiuti avrebbero comportato benefici ambientali ed economici secondo questo schema:

MINORE PRODUZIONE DI SECCO
che comporta minori rifiuti da incenerire e minori costi di smaltimento
+
MAGGIORE PRODUZIONE DI RIFIUTI DIFFERENZIATI
che comporta maggiori contributi da parte dei consorzi obbligatori di filiera,
tipo Conai
=
BENEFICI AMBIENTALI

e
DIMINUZIONE DELLA TARIFFA TARI
perchè diminuiscono i costi totali da ripartire tra le utenze

Questi qui sotto sono i dati di raccolta (ben sopra le aspettative) delle varie frazioni di rifiuti fatti registrare nei primi 10 mesi del 2016, con la comparazione tra la media mensile dei primi 5 mesi senza Ecuosacco e i secondi 5 mesi con Ecuosacco (nota: si tratta della raccolta porta a porta per tutti i rifiuti. La % di raccolta differenziata annuale in senso stretto è un dato che si consolida come ogni anno ad Aprile per l’anno precedente). Spicca in particolare la diminuzione di circa il 60% del secco della raccolta porta a porta e la raccolta differenziata pari a circa l’84%:


Questa sera è in approvazione in Consiglio Comunale il Piano Finanziario Tari 2017. Grazie all’operazione Ecuosacco, questo piano finanziario esprime la riduzione - annunciata nei giorni scorsi - del 9,76% dei costi da coprire con la tariffa rifiuti, che passano da un totale di 4.060.292,78 euro a 3.663.691,51 euro (-396.601,27 euro). Vediamo come, confrontando le cifre previsionali 2017 con quelle previsionali 2016.

UNO | Piano Finanziario Tari 2017 vs 2016, Comune di Cernusco sul Naviglio: COSTI


(1) Costi di spazzamento e lavaggio strade, piazza pubbliche, parchi | Da contratto con il gestore, questa voce aumenta solo se la popolazione cresce in misura superiore al 5%. Poiché ciò non è avvenuto, si è proceduto solo all’adeguamento ISTAT, stimato a 0,2%.

(2) Costi di raccolta e trasporto rsu | L’incremento di 11.996,99 euro è il frutto dell’introduzione di alcune variazioni del servizio, alle quali vengono applicati i costi da contratto. In particolare (iva inclusa):

+ 25.039,99 euro in aumento relativi a: incremento da 12 a 18 prese settimanali del ritiro degli ingombranti a domicilio (i tempi di attesa dalla prenotazione potevano anche superare i trenta giorni); incremento da 400 a 550 delle ore annuali per il recupero di discariche abusive sul territorio; definizione del doppio passaggio del ritiro presso le grandi utenze; adeguamento Istat su tutti i servizi, anche quelli non modificati;

- 13.043 euro in diminuzione per il passaggio da due a un giro di raccolta settimanale del secco per i primi 5 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2016 (la diminuzione nei sette mesi da Giugno a Dicembre era già stata scontata lo scorso anno).

(3) Costi trattamento e smaltimento | Questa voce esprime i costi da sostenere per smaltire il residuo secco e trattare le altre frazioni differenziate che non rientrano nel circuito del Conai (umido, verde, pericolosi, inerti, terre di spazzamento, assimilati): tenendo conto che il costo dello smaltimento e trattamento dei rifiuti per il 2017 sarà lo stesso del 2016 (120 euro/ton arrotondati per il secco), la diminuzione di 318.587,61 euro (meno 27,39%) è principalmente il risultato della diminuzione della produzione del rifiuto secco del 60% dovuta all'introduzione del sacco rosso. Leggeri aumenti li troviamo nei quantitativi e nei relativi costi di umido, verde, ingombranti e terre di spazzamento, fisiologici vista la maggiore attenzione con cui vengono differenziati i rifiuti. 

(4) Gestione piattaforma ecologica | A questo servizio viene applicato solo l’adeguamento ISTAT, stimato a 0,2%.

(5) Totale costi operativi di gestione | Alla luce di quanto sopra, fanno registrare un meno 7,2% rispetto allo scorso anno.

(6) Costi amministrativi | L’invio delle bollette attraverso un nuovo fornitore del servizio ha permesso di risparmiare 14.000 euro.

(7) Costi totali del servizio secondo il metodo normalizzato (DPR n.158/1999) | Sono i costi totali del servizio di Igiene Urbana a Cernusco sul Naviglio: 4.068.691,51 euro (meno 7,56% vs lo scorso anno).

DUE | Piano Finanziario Tari 2017 vs 2016, Comune di Cernusco sul Naviglio: RICAVI


(1) Entrata CONAI |E’ il contributo dei consorzi obbligatori di filiera per le frazioni differenziate conferite e conseguentemente a loro vendute.  L’intero ricavato della vendita è “ribaltato” a diminuzione dei costi del servizio di igiene urbana. E’ stimato in aumento di circa il 7% ed è una indicazione prudenziale. Se da una parte, infatti, l’accordo quadro ANCI/CONAI mantiene criteri già in essere per la determinazione delle fasce di qualità dei rifiuti, dall’altra bisogna rimarcare che il mercato delle materie prime seconde non ha ripreso vigore, particolarmente per le frazioni carta, legno e vetro.

(2) Tariffa TARI servizio smaltimenti aggiuntivi | Sono le entrate del servizio smaltimento Ecuosacchi aggiuntivo, acquistato dalle utenze che hanno terminato la fornitura iniziale. A fine Novembre, dopo 6 mesi di Ecuosacco, erano state emesse dagli uffici N.102 ricevute per complessivi 20.170 euro, pari allo 0,49% dei costi di Igiene Urbana totali. Si è proceduto ad una stima proporzionale per 12 mesi.

(3) TARI | In rispetto della normativa secondo la quale i costi di igiene urbana devono essere coperti in maniera propria solo e soltanto dalle entrate Tari al netto dei contributi dei consorzi obbligatori di filiera, il costo totale da suddividere tra le 16.679 utenze, di cui 14.879 domestiche e 1.800 non domestiche è pari a 3.663.691,51 euro (meno 9,76%).
                                                
CONCLUSIONI

L’operazione Ecuosacco è dunque, in maniera trasparente, vantaggiosa per Cernusco e per le bollette Tari dei cittadini e delle aziende, che come da stime effettuate dagli uffici diminuiranno in misura compresa tra il 9% e 12,75%.

E’ un risultato significativo, frutto prima di tutto della virtuosità dei cittadini, a cui va in particolare il nostro ringraziamento.

La città del futuro si costruisce con buone pratiche oggi.

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sabato 17 dicembre 2016

I NUMERI DELL'ECUOSACCO A CERNUSCO, SEI MESI DOPO (e qualche riflessione personale, dietro le quinte)


E’ passato quasi un anno dall’ingresso del Comune di Cernusco sul Naviglio in CEM Ambiente lo scorso gennaio e quasi sei mesi dalle sere di Giugno in cui percorrevo le strade di Cernusco in bicicletta per controllare di persona come la città stesse rispondendo all’introduzione del sistema sperimentale di misurazione del residuo secco attraverso l’Ecuosacco. Provo a condividere qualche riflessione.

I RISULTATI DI ECUOSACCO SONO MOLTO POSITIVI

L’occasione è la diffusione da parte del Comune di Cernusco dei principali dati di raccolta dei rifiuti urbani per il periodo 1 Gennaio – 30 Ottobre 2016. Stiamo parlando di 5 mesi con il sistema di raccolta “senza Ecuosacco” (gennaio-maggio) e di altrettanti 5 mesi “con Ecuosacco” (giugno-ottobre).

I dati principali sono questi:

Sono risultati a mio avviso molto significativi, ottenuti con il contributo della stragrande maggioranza dei cittadini cernuschesi e che proiettano la nostra città ai vertici delle classifiche dei Comuni più performanti in termini di gestione della raccolta differenziata.

Per dare un’indicazione di cosa significhi una raccolta differenziata dell’84%, ho aggiornato la slide che fu mostrata nella riunione pubblica di Maggio in Filanda, aggiungendo la colonna in rosso finale dove compare il livello di raccolta differenziata raggiunto nei primi 5 mesi di Ecuosacco:


L'avvio del progetto Ecuosacco ha portato con sé perplessità, in alcuni casi anche critiche molto accese: ogni cambiamento contiene i dubbi e le preoccupazioni per ciò che verrà. Fin dall'inizio, però, contavamo sul faatto che la buona volontà, il senso di appartenenza alla comunità e soprattutto l'idea condivisa di una tutela dell'ambiente attraverso buone pratiche quotidiane, sarebbero state ampiamente abbracciate dai cernuschesi. I numeri sembrano mostrare che così è stato e per questo è doveroso davvero ringraziare in particolar modo i cittadini.

Dunque:


MINORE PRODUZIONE DI SECCO
che comporta minori rifiuti da incenerire e minori costi di smaltimento

+

MAGGIORE PRODUZIONE DI RIFIUTI DIFFERENZIATI
che comporta maggiori contributi da parte dei consorzi obbligatori di filiera, tipo Conai

=

BENEFICI AMBIENTALI

e

DIMINUZIONE DELLA TARIFFA TARI
perchè diminuiscono i costi totali da ripartire tra le utenze


Erano questi i principali obiettivi che avevamo dichiarato di voler raggiungere introducendo l'Ecuosacco: sono ora stati tradotti nei numeri che possiamo consegnare oggi alla città. Andiamo un po' più nel dettaglio.

I NUMERI DELLA SPAZZATURA

Ogni mese CEM Ambiente comunica al Comune di Cernusco i dati generali della raccolta rifiuti sul territorio (non ancora comprensivi dei dati dei conferimenti direttamente in piattaforma, ma che per loro natura non possono che migliorare questi dati), riassumendoli in una tabella. Quella aggiornata al mese di Ottobre, da cui derivano i dati di cui sopra, è questa:


Prima di tutto, una riflessione sui dati:

UNO | La diminuzione del secco raccolto porta a porta è lì evidente nella prima riga: -60,53%;

DUE | I rifiuti solidi urbani (RSU, quello che viene raccolto nei cestini e per strada) è aumentato ma la sua percentuale sul totale dei rifiuti prodotti rimane davvero marginale: 2,86% contro l’1,98% di quando l’Ecuosacco non c’era ancora (ne parleremo più sotto);

TRE | Percentualmente, il secco totale è quindi 13,60% da raccolta porta a porta + 2,86% di RSU = 16,46%. Significa che la raccolta differenziata è (arrotondata) dell’84%;

QUATTRO | Al netto del verde che ha un andamento proprio, le altre frazioni non subiscono variazioni considerevoli ad eccezione del multipack, che registra un +70,42%. L’aumento è davvero notevole ed è dovuto al fatto che il sistema Ecuosacco chiede di mettere qui un numero maggiore di scarti, precedentemente inseriti nel secco. Ma come è variata la qualità del multipack (ex-plastica)? Cem ci ha mostrato come i rifiuti differenziati vengono catalogati in 3 fasce di “purezza”: anche prima dell’introduzione dell’Ecuosacco, la plastica conferita da Cernusco era ricompresa nell’ampia fascia mediana. Ora, seppur di minor qualità (ma ripeto, è il sistema che lo prevede) Cernusco rimane in questa fascia mediana, dove peraltro si trovano tutti i comuni Cem. L’effetto positivo della quantità di multipack conferita, dunque, è decisamente superiore rispetto alla diminuzione della qualità del multipack stesso.

Può nascere il dubbio sulla veridicità di questi dati: sono veri o sono farlocchi? Come vengono consolidati? Chi li controlla? Quali sono le responsabilità? Spendo qualche riga per fare un po’ di chiarezza (anche grazie all’Ufficio Ecologia del Comune di Cernusco).

All’inizio della loro definizione, i dati relativi ai quantitativi delle varie frazioni di rifiuti raccolti porta a porta, su strada o presso la piattaforma ecologica e avviati a recupero o smaltimento al momento dell’avvio dei rifiuti presso i siti di destinazione sono da considerarsi solo presunti e vengono poi confermati formalmente attraverso una verifica del peso a destino dagli operatori dell’impianto.

Il peso dei rifiuti conferiti viene trascritto nel FIR (Formulario di Identificazione Rifiuto) che può essere considerato come una bolla di accompagnamento durante tutto il percorso di movimentazione del rifiuto identificandone la provenienza, la tipologia (codice CER), le caratteristiche fisiche, i quantitativi e soprattutto il destino.

Una volta che i rifiuti con relativo FIR sono stati presi in carico dall’impianto di destinazione, che provvederà ad una delle operazioni di recupero o di smaltimento previste dalla normativa di settore, il produttore del rifiuto (nel caso del servizio di igiene urbana, il Comune) riceve indietro (entro 90 gg) una copia del FIR che comprova l’avvenuto smaltimento/recupero e quantitativi effettivi del carico da parte dell’impianto sollevando il Comune/produttore da ogni responsabilità.

Tutti i carichi di rifiuti movimentati e avviati a smaltimento/recupero sono quindi pesati e le quantità riportate sui FIR, tale dato sarà utilizzato per il pagamento dei costi di smaltimento o per quantificare i ricavi ottenuti dal recupero delle frazioni valorizzabili a seconda della loro qualità. Il gestore del servizio è tenuto alla conservazione della copia dei FIR per una durata di 5 anni e obbligato alla tenuta di specifici registri di carico e scarico che possono essere sottoposti a controlli da parte degli organi preposti.

Ogni anno i dati dell’anno precedente riportati sui registri e FIR vengono riassunti nei due seguenti documenti che devono essere presentati obbligatoriamente dal Comune (che da contratto delega il gestore del servizio):

UNO | Schede Applicativo ORSO (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale) dati relativi alla produzione e gestione dei rifiuti urbani e ai rifiuti gestiti dagli impianti di trattamento in Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 18, l.r. 26/2003; l’applicativo è gestito da ARPA che effettua anche le verifiche sui contenuti del materiale fornito dai comuni. La scadenza di compilazione è il 31 marzo di ogni anno;


DUE | MUD – Modello unico di Dichiarazione Ambientale da presentare entro il 30 aprile di ogni anno alla Camera di Commercio di riferimento.

I dati che vengono riportati nei due documenti sono essenzialmente gli stessi tanto che i due sistemi operativi sono collegati e una volta compilati i dati ORSO è possibile generare in automatico le schede tecniche da allegare al MUD. I dati riportati sono complessivamente i seguenti:

Informazioni generali: es. abitanti, ut. domestiche e non domestiche;

Per ogni CER: quantità prodotte e destino del rifiuto con indicazione del nome dell’impianto di destino, tipologia di operazione di smaltimento/recupero, kg conferiti in ciascuno impianto, dati relativi alla ditta che ha effettuato il trasporto verso l’impianto;

Caratteristiche della piattaforma ecologica;

Caratteristiche di svolgimento del servizio;

Atti (Regolamenti, delibere di giunta e comunali) emanati durante l’anno di riferimento;

Costi del servizio ripartiti nelle varie voci di costo;

Sistema e caratteristiche di tariffazione.

Il sistema operativo effettua delle verifiche automatiche nel corso della compilazione controllando che i quantitativi dei rifiuti ripartiti per impianto siano corretti, che le schede siano compilate interamente e soprattutto che gli impianti di destino e i trasportatori dei rifiuti siano autorizzati al trattamento di un determinato rifiuto. Tutti gli impianti e le aziende che effettuano il trasporto sono registrati all’interno di una banca dati e direttamente selezionabili da un menu a tendina; se viene aggiunto un impianto/trasportatore non autorizzato parte in automatico una segnalazione ad ARPA che effettua un controllo.

Il Comune quindi tra marzo e aprile di ogni anno ha l’opportunità di verificare ed avere una visione completa su tutti i dati riguardanti i rifiuti dell’anno precedente. Tali dati non sono soggetti ad erronee interpretazioni, a modificazioni o elaborazioni statistiche in quanto direttamente tratti dai dati grezzi dei Formulari di Identificazione Rifiuti.

I dati ORSO vengono utilizzati dall'Osservatorio Regionale Rifiuti (ORR) che elabora i dati sulla produzione e gestione dei rifiuti e redige una relazione che viene inviata alla Regione come supporto alla pianificazione. E’ importante notare che i dati elaborati da ARPA sono quindi quelli forniti dal Comune ogni anno sulla base dei FIR.

I dati sono comunque pubblici. In merito alla pubblicazione dei dati visto il grande quantitativo di dati trattati questi possono essere riassunti in specifiche tabelle o schemi/diagrammi che possono essere facilmente consultati e utilizzati per verificare l’andamento annuo della produzione di rifiuti indifferenziati, delle frazioni principali, della raccolta differenziata. CEM ambiente nel suo sito riporta i dati divisi tra anno corrente e anni precedenti. I dati sono organizzati in tabelle riferite a ciascun impianto del circuito CEM in cui sono stati avviati i rifiuti (http://www.cemambiente.it/dati-statistici-anno-corrente/). Il rifiuto secco per esempio proveniente dalla raccolta porta a porta è trattato nell’impianto Prima di Trezzo d’Adda e aprendo la tabella allegata è possibile trovare i dati riferiti a Cernusco sul Naviglio da gennaio.

Per quanto riguarda i dati riferiti agli anni precedenti questi non sono presenti sul sito CEM Ambiente in quanto affidatari del servizio a partire dal 2016 e quindi non sono in possesso dei FIR degli anni precedenti ne responsabili sull’andamento della produzione di rifiuti. I dati degli anni precedenti sono invece consultabili sul sito del Comune al seguente link: http://www.comune.cernuscosulnaviglio.mi.it/comune/area-tecnica/ufficio-ecologia/documenti-open-data/ . I dati sono stati elaborati nel corso degli anni dagli Uffici del Comune di Cernusco sulla base dei dati forniti da Cernusco Verde estrapolati dai formulari rifiuti.

I NUMERI DELLA TARI

Dicevamo: minore produzione di secco, che comporta minori rifiuti da incenerire e minori costi di smaltimento + maggiore produzione di rifiuti differenziati che comporta maggiori contributi da parte dei consorsi obbligatori di filiera (tipo il Conai) = benefici ambientali e diminuzione della tariffa Tari perchè diminuiscono i costi da ripartire tra le utenze.

Questo è il piano finanziario TARI 2017 che è stato discusso in Commissione Bilancio lunedì scorso e che verrà poi portato all'attenzione del Consiglio Comunale la settiman prossima.


Il totale costi da coprire con la tariffa rifiuti sono stimati per il 2017 in 3.663.691,51 euro, mentre lo scorso anno erano 4.060.292,78 euro: la diminuzione è di 396.601,27 euro, pari a -9,76%, calcolata su una stima prudenziale della raccolta differenziata per il 2017 dell'80%. Questa riduzione è riconducibile per la grossa parte al minor costi di smaltimento (ci sono meno tonnellate di secco da portare a incenerire) e in maniera più modesta al maggior contributo dei consorsi obbligatoi di filiera (tipicamente il Conai). Su questa seconda positività, è bene ricordare che i contributi Conai hanno anche una variabile di prezzo anno su anno, che come ogni bilancio previsionale questa è una stima e che qualsiasi contributo aggiuntivo dovesse consolidarsi a fine 2017 sarebbe per legge interamente riversato a decremento dei costi di igiene urbanana dell'anno successivo.

Nota 1: I minori costi - peraltro limitati - della riduzione del ritiro del secco da 2 volte a settimana a 1 volta, sono stati conteggiati per la parte Giu-Dic nel 2016 e nella parte Gen-Mag nel 2017 e in entrambi i casi sono stati compensati con maggioi costi per servizi aggiuntivi (per il 2017, tra l'altro, sono state aumentate le ore di raccolta ingombranti a domicilio, un servizio molto utilizzato e che aveva raggiunto tempi di attesa dalla prenotazione anche di un mese). Dalle simulazioni effettuate dagli uffici sulle diverse casistiche di utenze domestiche, la riduzione sulle tariffe Tari delle singole utenze domestiche diminuirà tra il -9% e il -12,4%

Nota 2. In attesa di comparare le tariffe 2017, ricordo che già nel 2016 (prima di questa ulteriore diminuzione del 10% circa che potremo avere grazie all’Ecuosacco) le tariffe Tari del Comune di Cernusco erano tra le più basse tra quelle dei Comuni della zona. Questa è la tabella che mostrammo sempre nell’assemblea dello scorso Maggio in Filanda (Fonte Ufficio Tributi Comune di Cernusco sul Naviglio su tariffe reali Tari 2016) e che non potrà che migliorare quando sarà disponibile quella del 2017 (in rosso le comparazioni con gli altri comuni nelle quali Cernusco aveva già tariffe più basse):



NON SOLO ECUOSACCO

In questo percorso virtuoso, Ecuosacco è solo una delle azioni di attenzione ambientale messe in campo nell’ultimo anno e ciascuno sta facendo davvero la sua parte: dallo scorso marzo la raccolta differenziata è finalmente a regime nelle aree mercato; con i gestori dei centri sportivi e con gli oratori stiamo compiendo da luglio un percorso per realizzare una raccolta differenziata ancora più raffinata; stiamo affiancando alcune attività produttive nell'analisi della differenziazione effettuata, per poterla migliorare; negli edifici comunali sono state moltiplicate le isole ecologiche, al fine di agevolare la differenziazione da parte degli utenti; CEM ha messo a punto una serie di interventi all’interno delle scuole sul tema dell’educazione ambientale e nelle prossime settimane il Comune consegnerà agli istituti i nuovi cestini per la raccolta differenziata; sta infine per iniziare l’azione di mediatori culturali presso palazzi e utenze domestiche (il numero è peraltro circoscritto a poche unità) dove la raccolta differenziata presenta ancora evidenti problematicità.



Ecuosacco si sta rivelando una straordinaria campagna di sensibilizzazione verso il tema dell’attenzione all’ambiente attraverso i propri comportamenti quotidiani in tema di gestione dei rifiuti.

IL CASO DEGLI ABBANDONI DI RIFIUTI NEI CESTINI

Uno dei timori più grandi legati all’introduzione dell’Ecuosacco era quello dell’abbandono di rifiuti per strada e nei cestini. Sulla base dell’esperienza evidenziata negli altri comuni in cui questo sistema sperimentale è stato introdotto, ci eravamo attrezzati a gestire l’emergenza del primo mese e mezzo, fiduciosi che anche a Cernusco nel tempo il fenomeno si sarebbe ridimensionato.

Come indicato nella tabella più sopra, i dati di Cernusco indicano una media mensile 2016 pre-Ecuosacco di 21,02 T e una media mensile con-Ecuosacco di 27,99 T. Un aumento del 33,17% che però attesta questa tipologia di rifiuti al limitato 2,86% dei rifiuti totali contro l’1,98% precedente. E’ un dato chiaro ma contenuto, che spiega la percezione di un maggior abbandono in prossimità dei cestini e che impone ancora maggiori sforzi da parte di tutti, a prescindere dall’Ecuosacco.

Io sono giunto a queste conclusioni:

UNO | L’abbandono di un rifiuto è un reato ambientale e un’azione di poco amore per la propria città. Dovrebbe essere sempre questo il primo pensiero quando si vede in giro un rifiuto abbandonato. E non ci sono giustificazioni per questo comportamento.

DUE | Ciascuno è chiamato a pretendere da vicini e conoscenti il rispetto del proprio diritto ad avere una città pulita. Si può fare anche contattando con fiducia la Polizia Locale, la quale è intervenuta e sta intervenendo controllando il territorio, anche insieme al tecnico accertatore di Cem: ad oggi sono state elevate una cinquantina di sanzioni.

TRE | Il fenomeno degli abbandoni non è legato ad una difficoltà nell’uso dell’Ecuosacco, quanto alla sola cattiva volontà di non fare la raccolta differenziata, a prescindere dall’Ecuosacco. Lo dico perché circa un anno e mezzo prima dell’introduzione dell’Ecuosacco annunciammo un percorso di controllo sui rifiuti domestici conferiti a bordo strada e bastò quell’annuncio per vedere aumentare i rifiuti abbandonati in prossimità dei cestini. E lo dico anche perché i sacchetti di spazzatura domestica abbandonati che sono stati controllati contengono anche residui come il vetro e la carta che sarebbero davvero facili da differenziare con solo un poco di buona volontà.

QUATTRO | Anche in città dove non c’è l’Ecuosacco questo problema esiste. Recentemente un articolo di Repubblica ha evidenziato la situazione di Milano come un 3 per cento della popolazione milanese tratta i cestini alla stregua di pattumiere, facendo aumentare dell'8% il “peso” di questo comportamento sul complessivo dell'immondizia raccolta dagli operatori Amsa fino ad oggi nel 2016, rispetto all’anno precedente (qui l’articolo: http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/12/13/news/milano_cestini_spazzatura-153980192/).

#FIUUUU 1

Il tema della distribuzione degli Ecuosacchi ha appassionato le discussioni in occasione del lancio del progetto. Saremmo riusciti a distribuire sacchetti a oltre 14.000 utenze domestiche chiedendone il ritiro anziché procedere alla consegna? Cosa fare se la metà dei Cernuschesi si fosse rifiutata di ritirare i sacchi rossi, come consigliato dai più critici? Alla fine, tutto ok: il progetto è partito il 1° Giugno con circa il 90% dei ritiri effettuati. Qualche criticità maggiore nella consegna ha coinvolto le attività produttive e per questo siamo intervenuti successivamente con una ulteriore comunicazione e in alcuni casi con un affiancamento da parte di Cem nell’analisi del ciclo di gestione dei rifiuti.

#FIUUUU 2

“Niente panico: è più facile a farsi che a dirsi”. Così presentammo l’utilizzo dell’Ecuosacco lo corso Giugno. E’ stato davvero così: nessun stravolgimento nelle abitudini delle famiglie (forse giusto il fatto di fare un po' più spazio in casa al multipack e meno al secco), non c’è stato bisogno di alcuna lezione di ripetizione per comprenderne l’utilizzo. Sei mesi dopo, a volte è anche un gioco in famiglia a chi azzecca la giusta differenziazione (controllando poi la risposta sull’app di Cem).


#FIUUUU 3

Guardo i miei Ecuosaccchi nel cassetto del mobile della mia cucina e penso che mi basteranno e avanzeranno: la preoccupazione che fossero troppo pochi si è rivelata infondata. A fine Novembre erano 102 gli acquisti di forniture aggiuntive in tutta la città per complessivi 20.170 euro, pari a circa lo 0,49% dei costi di Igiene Urbana totali.

VERSO IL 2017 E OLTRE

Cosa ci aspetta per il 2017 in tema di Ecuosacco? La prima fase della sperimentazione a Cernusco è stata prevista per 18 mesi, fino a Dicembre 2017. Periodicamente i Comuni Cem si riuniscono per fare il punto della situazione del progetto sperimentale, per evidenziare criticità da correggere (è appunto una sperimentazione della misurazione) e per delineare le prospettive di sviluppo.

La principale novità riguarda il fatto che dalla prossima fornitura la dimensione dei sacchi passerà da 40 Lt a 30 Lt, pur mantenendo invariato il volume complessivo per utenza. Era stata questa una discussione avuta con Cem in sede di introduzione del sistema Ecuosacco a Cernusco e fu a seguire una richiesta che formalizzammo subito nel mese di Luglio a Cem, anche sulla scorta dei rilievi mossi da alcuni cittadini. E’ stata accolta da Cem e da tutti i comuni e per Cernusco si concretizzerà con la fornitura dei sacchetti di Dicembre 2017.

La prospettiva più significativa, ma ancora da approvare in via definitiva da parte dei comuni interessati, è invece la possibile introduzione della tariffa puntuale a partire dal 2018: come abbiamo sempre detto, Ecuosacco è il sistema di misurazione del residuo secco propedeutico all’introduzione della tariffa puntuale, che a quel punto premierà in maniera ancora più precisa i comportamenti virtuosi di ogni singolo cittadino.  

CONCLUSIONI 

Il Comune di Cernusco sul Naviglio ha introdotto il servizio di raccolta rifiuti 52 anni fa, lanciando poi la raccolta differenziata attraverso le isole ecologiche nel 1992 e sviluppandola ulteriormente attraverso il servizio porta a porta nel 2000: lo scorso Giugno avevamo presentato l’Ecuosacco come il terzo cambiamento strutturale, di fatto evoluzione dei due precedenti.

La nostra è oggi la realtà più grande in termini di numero di abitanti tra i Comuni di CEM Ambiente nella quale questa evoluzione verso un sistema di tariffa puntuale si sta compiendo: oltre 16.000 utenze hanno ritirato i sacchi, sono state informate, hanno capito cosa fare e la maggior parte di loro si è lasciata coinvolgere in questo progetto.

I risultati sono davvero straordinari: per questo ciascuno deve sentirsi ancor più responsabilitzzato in questo cammino e orgoglioso di quanto insieme stiamo realizzando.

giovedì 17 novembre 2016

CONCRETAMENTE, UNO SPORT DI TUTTI


Nelle scorse settimane il Comune di Cernusco ha pubblicato il bando della sesta edizione della Borsa dello sport. Il bando ha l’obiettivo di valorizzare la pratica sportiva giovani le ed aiutare le famiglie a sostenere i costi dell'attività sportiva dei giovani dai 6 ai 17 anni con contributi economici. Anche per la stagione sportiva 2016/2017 il budget messo a disposizione dal Comune è di 6.500 euro.  

Sono andato a rileggermi un pezzo che scrissi nel maggio 2007 nel mezzo della campagna #megliostaremeglio per Eugenio Comincini sindaco. Avevo partecipato ai tavoli di lavoro del programma elettorale curando in particolare il tema dello sport, rispetto al quale - tra l'altro - scrivevo:
Sport per tutti significa anche quote d’iscrizione accessibili a tutti. Posto che le quote di iscrizione sono di pertinenza delle Associazioni e di chi organizza sport, è possibile favorire fasce particolari di sportivi, tipicamente i più giovani. A livello nazionale, ad esempio, la nuova finanziaria 2007 ha introdotto quest'anno la deducibilità del 19% (fino ad un massimo di 210 euro) delle spese di iscrizione di ragazze e ragazzi dai 5 ai 18 anni a piscine, corsi, palestre, etc. Sono ovviamente possibili interventi mirati, pur con strumenti differenti, anche a livello comunale.
La Borsa dello Sport - 21mila euro totali stanziati in 5 stagioni per complessivamente 216 giovani atleti delle più svariatte discipline sportive - è solo una delle azioni messe in campo insieme alla Consulta dello Sport per sostenere concretamente la pratica sportiva di base nella nostra città, nella convinzione che uno sport vero e leale debba anche essere di tutti.

In questi anni abbiamo operato secondo almeno quattro direzioni:


- sei edizioni della Borsa dello Sport, affiancata con tempi e modalità differenti dalla versione “special” a sostegno della passione sportiva degli atleti con differenti abilità;


- la riforma delle tariffe per l’utilizzo degli impianti comunali da parte delle associazioni, con agevolazioni per le fasce orarie utilizzate dagli atleti più giovani;


- la contribuzione economica per il 50% del progetto di “A scuola di sport” di Regione Lombardia, che garantisce ore di educazione motoria da parte di docenti qualificati nelle classi di prima e seconda elementare;


- e infine un bando per contributi economici dedicato alle associazioni, lo scorso anno, che ha previsto proprio la presenza di un settore giovanile tra i criteri premianti.


Volgere lo sguardo indietro e rivedere idee che sono diventate progetti e poi azioni è davvero bello e rimane uno degli aspetti più coinvolgenti e stimolanti dell'impegno da Assessore nella mia città. 

sabato 5 novembre 2016

UN FRAMMENTO DI STORIA E DI STORIE TRA LE CASE DEL MIO QUARTIERE


La redazione di Voce Amica mi ha chiesto un contributo sul nuovo campo di calcio del Paolo VI, inaugurato lo scorso 1 Ottobre. E' il campo del mio quartiere, di tutti i miei 44 anni. La storia si manifesta nel presente attraverso le azioni delle persone, ma è allo stesso tempo il “traguardo volante” di tante storie - personali e di una comunità intera - che sono giunte fino a qui e che da qui ripartono. Ho provato a raccontarle qui.

(Da Voce Amica di Novembre 2016)

Il punto interrogativo stampato sull’espressione incredula dei giovani atleti delle squadre avversarie dell’ASO’ Cernusco che entrano in queste settimane all’oratorio Paolo VI per disputare gli incontri di campionato è eloquente: come è potuto sorgere in pochi mesi un campo in erba sintetica così bello? Non era forse qui quel campo spelacchiato conosciuto tra le associazioni sportive del CSI di Milano come “Il catino del Paolo VI” per il calore sempre positivo del suo pubblico e per il fatto che nessuna squadra, anche la più forte, poteva pensare di vincere su un terreno del genere senza giocare con cuore e giusta “garra”? 

La storia si manifesta nel presente attraverso le azioni delle persone, ma è allo stesso tempo il “traguardo volante” di tante storie - personali e di una comunità intera - che sono giunte fino a qui e che da qui ripartono. Molto è stato detto e scritto in questi mesi sull’intervento di ristrutturazione degli spazi all’aperto dell’Oratorio Paolo VI e di come si sia potuto realizzare grazie all’allineamento probabilmente irripetibile, qui e ora, di tante e differenti disponibilità. Lo scorso luglio Don David, nell’annunciare l’imminente inizio dei lavori, ha ben ricordato che le relazioni tra le persone e i loro volti da amare e custodire sono ben più importanti delle strutture intorno alle quali queste relazioni si costruiscono. Relazioni che non si risolvono nelle mura di un oratorio, nel senso di uno spazio fisico, ma in confini decisamente più ampi, di spazio e - sono convinto - di tempo. E’ questa una consapevolezza che ha caratterizzato la riflessione intorno a questo campo di calcio oggi e ogni volta in cui è stato protagonista di un’accelerazione in avanti del suo essere strumento educativo. Fin dall’inizio, quando non doveva essere un campo da calcio, ma una chiesa.

Era il 1962 quando Don Arcangelo Rossignoli, inviato dal Cardinal Montini nell’unica parrocchia di Cernusco, decise di impegnarsi per realizzare il progetto a cui stava lavorando il suo predecessore Mons. Guidali: la creazione di una nuova famiglia parrocchiale nella zona Sud della città, dove erano sorti molti stabilimenti e dove rapidamente si stavano insediando giovani famiglie. Progettando e realizzando le strutture per la nuova Parrocchia, poi ufficialmente riconosciuta nel 1968 e affidata alla guida di don Felice Riganti, si scelse di partire dall’oratorio e dalla casa del Parroco: un’ampia cappella nell’ambito dell’oratorio stesso avrebbe provvisoriamente assolto alla funzione di chiesa, in attesa di quella definitiva che si pensava di realizzare proprio nell’area del campo sportivo una volta reperiti i fondi necessari (negli archivi ci sono anche le foto della posa della prima pietra). Nell’attesa, l’oratorio e il campo di calcio iniziarono a svolgere subito la loro funzione aggregativa, educativa e anche sportiva in un quartiere che nel 1968 contava oltre 700 famiglie di cui 131 sposate da meno di cinque anni: l’anno seguente un breve richiamo su Voce Amica già annunciava i primi passi del Gruppo Sportivo presso l’Oratorio Paolo VI. Fu così che il 19 Giugno 1971, Don Felice e 384 sottoscrittori decisero di inviare una lettera al Sindaco Carlo Trabattoni e alla Giunta cernuschese per richiedere un’area adeguata per la costruzione della chiesa: la risposta favorevole arrivò il 6 ottobre di quello stesso anno, individuando l’area nella zona vicina al già approvato plesso scolastico di via Don Milani, lì dove oggi la chiesa sorge all’interno del complesso Tre Torri.

Il campo di calcio del Paolo VI divenne così definitivamente luogo di sport e di oratorio, aperto al territorio e alla città, in quella continuità di spazio e di azione espressa visivamente dall’assenza di barriere con il cortile: era luogo di allenamenti e partite ufficiali, ma anche di corsa con i sacchi tra genitori e figli durante la festa dell’oratorio o il palcoscenico di infinte partite a “castellone” durante l’oratorio feriale. E sono gli stessi fondatori dell’Atletica Cernusco a ricordare spesso che agli inizi degli anni 70 la loro associazione mosse i primi passi (o meglio dire “le prime corse”) proprio sulla striscia di prato a Nord del campo del Paolo VI, a  ridosso delle  case.

Se ogni oratorio è la sintesi originale e sempre nuova tra la chiarezza della proposta e la tendenziale accoglienza verso tutti, all’oratorio Paolo VI il campo di calcio è fondamentale per la ricerca di questa sintesi. Era questa una tensione evidentemente ben chiara anche tra i fondatori dell’associazione sportiva G.S.O. Gruppo Sportivo Oratoriano Cernusco s/N e fonte negli anni di una costante riflessione, visto che tra le principali finalità contenute nell’atto costitutivo approvato il 1 Ottobre 1981 venne indicata la necessità di “proporre un’ideale di vita cristiana che è sempre un invito alla persona, mai un obbligo. Tale invito può essere liberamente accolto, sempre però in un franco e sincero confronto; comunque non deve mai essere ignorato”.

L’inaugurazione del campo di calcio del Paolo VI dello scorso 1 Ottobre (una data che ritorna) è il “traguardo volante” di molte storie. Una traccia di questo futuro venne inserita per la prima volta nel progetto Pastorale Parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore del 1997, in un periodo in cui un po’ di stanchezza (anche allora) aveva sepolto sotto la cenere un passato sentito come bello: “Le iniziative sportive in oratorio hanno da sempre rappresentato un forte richiamo per i giovani. Si propone pertanto di rivitalizzare le strutture e le associazioni sportive promosse dall’oratorio, da utilizzarsi pastoralmente all’interno del Progetto Educativo dell’oratorio, per favorire momenti di aggregazione per giovani e meno giovani”. Trent’anni dopo il campo di calcio che doveva essere chiesa, vent’anni prima del campo spelacchiato che è diventato stadium. Anzi l’ASO’ Stadium nasce proprio da quella riflessione e dal conseguente rilancio nel Settembre 2001 dello sport al Paolo VI secondo tre direttrici: il riposizionamento dell’attività sportiva verso i più piccoli, all’interno del progetto educativo dell’oratorio; lo sviluppo in senso associativo e polisportivo dello sport in oratorio; la ristrutturazione delle strutture e degli impianti sportivi dell’oratorio, con una nuova palestra di gioco, l’adeguamento e il riposizionamento dei campi di calcio a 11 e a 7 all’interno degli spazi dell’oratorio e una nuova gestione del bar che potesse accompagnare questa crescita pur mantenendo la sua funzione fondamentale a servizio dell’oratorio. 

La nuova palestra venne inaugurata il 17 Marzo 2007, al culmine di una straordinaria azione progettuale ed economica che vide protagonista la comunità della Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore ma che abbracciò anche le altre parrocchie della città: l’Unità Pastorale sarebbe partita di lì a poco e la palestra nasceva già con quella prospettiva. In quello stesso giorno, sul campo di calcio a 11, un grande campione come Paolo Pulici dava il calcio di inizio al Trofeo Paolino in cui si affrontavano le squadre di GSO Paolo VI e US Sacer: era uno dei passi che insieme venivano compiuti verso l’ASO’ Cernusco, nato poi qualche anno più tardi in una sera di giugno del 2009, primo segno concreto di pastorale giovanile unitaria.

Dieci anni dopo quel calcio d’inizio, il nuovo campo di calcio del Paolo VI è oggi, ancora una volta e ancora di più, spazio di socialità e relazioni; nuovo fuoco per lasciarsi coinvolgere nella passione educativa in oratorio; frammento di una storia e di storie che già ripartono verso nuovi orizzonti.