martedì 27 gennaio 2009

UN GIOCATORE LO VEDI...

In quest'ultima settimana un po' tutti e tutto parlano di Barak Obama. Ormai la sua storia è stata passata al setaccio, raccontata, a volte - chissà - romanzata. C'è un aneddoto simil-sportivo che ho letto da più parti - quindi o è leggenda o è vero - sull'approvazione che il fratello della futura moglie di Obama diede a Michelle circa le doti di Barak...una sorta di benestare affinchè la sorella potesse vedersi seriamente con Barak. Quale fu l'esame? Così lo racconta lo stesso Craig Robinson (il cognato, appunto) al Time:
"Molti anni or sono, quando mia sorella cominciò a uscire con Barack Obama, insomma quando diventò la sua ragazza, e la cosa trai due cominciava a diventare seria, lei mi fece una strana domanda: "voglio che tu giochi a basket con Barack, per vedere che tipo è quando io non sono vicina a lui". Barack se la cavò perfettamente. Facemmo un cinque contro cinque. Non era il migliore in campo, ma neppure il peggiore. Mi piacque il fatto che appariva fiducioso in se stesso, senza essere arrogante, senza voler strafare. Faceva molto gioco di squadra, assolutamente non individualista. In pochi minuti sembrava uno di noi, che avesse giocato sempre con noi. E la cosa che mi piacque di più è che, sebbene io e lui fossimo nello stesso quintetto, non mi passava la palla tutte le volte. Non cercava di essermi simpatico, di conquistare sua sorella attraverso di me. Così quella sera diedi a mia sorella la buona notizia: il tuo ragazzo è a posto, e sa anche giocare”.
Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia (De Gregori docet).

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