venerdì 30 novembre 2007

UN MITO DI PASSAGGIO A MILANO

Sul finire dei '70 - inizio '80, la possibilità di vedere in TV i grandi atleti stranieri, soprattutto americani, era relegata ai soli grandi eventi come le Olimpiadi o i Mondiali: Eurosport sarebbe nata solo nel 1989! Già una partita di Coppa Euroepa era un evento, figuriamoci per conoscere le imprese di campioni di atletica!
Anche per questo il mito diventava leggenda e leggenda fu davvero Edwin Moses, atleta statunitense, due medaglie d'oro olimpiche a Montreal 1976 e Los Angeles 1984 (a Mosca 1980 gli USA non parteciparono), per 4 volte recordman di specialità, capace di infilare la serie record di 122 vittorie consecutive nella sua specialità: i 400 metri ostacoli.
La leggenda, oltre che dai numeri, era data dal fatto che Moses era l'unico a correre da un ostacolo all'altro con soli 13 passi, anzichè i canonici 14, rendendo la sua azione atletica fantastica e noi piccoli spettatori televisivi concentrati a contare la sua falcata, ostacolo dopo ostacolo.
I giornali della scorsa settimana hanno raccontato del suo passaggio a Milano per presentare l'iniziativa italiana della Fondazione Laureus - di cui è presidente - e che ha lo scopo di fare dello sport uno strumento di cambiamento sociale: in Italia, in particolare, la Fondazione realizzerà un progetto di integrazione attraverso lo sport per ragazzi dai 6 ai 18 anni, provenienti da realtà di disagio sociale. Edwin Moses, un mito anche da "pensionato".

venerdì 9 novembre 2007

LA SOLITA FIERA ALL'ITALIANA


Scrivo in diretta dall'EICMA, fiera del Ciclo e Motociclo a Milano. Premetto che la fiera è bellissima, hanno montato addirittura un velodromo, domattina ci sarà una gara internazionale di Supercross, si possono incontrare tantissimi campioni (ho appena parlato con il grandissimo Paolo Bettini allo stand Sidi, Cairoli stava per arrivare, ho salutato Melandri allo stand Nolan), le aziende espongono il meglio dei loro prodotti. Insomma, per gli appassionati una bella opportunità per respireare aria di sport.
Detto e premesso questo, è assolutamente impossibile alla fiera della città commercialmente più importante di un paese industrializzato occidentale impiegare 2 ore di orologio in auto per accedere ad un parcheggio remoto in mezzo ad un prato, senza segnalazioni di sorta lungo la strada, con pochi addetti al traffico solo in prossimità dell'ingresso. Oppure rimanere bloccati nel parcheggio multipiano per ore prima di uscire la sera, al termine della fiera (testimonianza raccolta da un arrabbiatissimo operatore presente in Fiera).
E' possibile che dopo 3 anni dall'inaugurazione non siano ancora teminati i lavori per le infrastrutture stradali e non sia ancora a punto il piano organizzativo di accesso?
La solita fiera all'italiana.

LA CONSULTA DELLO SPORT IN RADIO

PERSONA E CITTA'
MERCOLEDI 14 NOVEMBRE 2007 ore 19-20


Su Radio Cernusco Stereo fm 93.9 o http://www.rcs939.it/
Partecipa allo 02.9231751 o diretta@rcs939.it


LA CONSULTA DELLO SPORT
L'assegnazione della delega per la creazione della Consulta dello Sport a Cernusco è l'occasione per riflettere sulla situazione dello sport nella nostra città, sulle attese dei protagonisti dello sport e sulle prospettive che apre questo strumento di partecipazione.

Ne parliamo con :
Maurizio Magistrelli, Assessore all’Educazione, Sport e Politiche Giovanili del comune di Cernusco sul Naviglio
Claudio Gargantini - Consigliere Comunale della "Margherita", Delegato per la Consulta dello Sport;
Ciro Angrisano - Consigliere Comunale della "Lista Cassamagnaghi", già Assessore allo Sport nella precedente legislatura;
Adolfo Rota - Ultimo Presidente della Consulta dello Sport di Cernusco negli anni 80/90;
Roberto Ambrosoni - Portavoce del Coordinamento delle Associazioni Sportive Cernuschesi.

Conduce in studio: Ermanno Zacchetti

mercoledì 7 novembre 2007

NOI CHE ABBIAMO VISTO GENOVA

Ho visitato oggi per la prima volta un'azienda genovese che produce abbigliamento per velisti e sportwear. Si chiama SLAM (www.slam.com) e ne scrivo perchè nel corso dell'incontro hanno usato spesso la parola "entusiasmo" per esprimere un momento di grande crescita. Così inizia la loro presentazione: "Stanchi di essere infreddoliti, bagnati e scottati dal sole, un gruppo di amici, appassionati di vela, decide nel 1979 di concepire, testare e vendere abbigliamento sportivo tecnicamente in grado di aumentare il comfort e le performance dei velisti". Oggi sono una realtà con 142 dipendenti, 40 flagship stores e 1.200.000 capi venduti all'anno in 24 nazioni. Russell Coutts, 3 volte vincitore dell'America's Cup, è il loro testimonial. Tra tante storie di crisi aziendali in cui spesso mi imbatto girando l'italia delle piccole-medie imprese, dei marchi storici e delle famiglie imprenditoriali, loro mi sono sembrati una bella realtà e la loro ventata positiva mi ha fatto piacere.
Arrivando alla loro azienda, noi che abbiamo visto Genova ci siamo imbattuti nel classico degrado del territorio della periferia, che a Genova - uscita dell'autostrada Genova Est, risalendo spalle al mare verso l'interno, o riscendendo verso Genova Brignole - mi appare ogni volta sempre peggiore (è un'impressione personale, in attesa di smentita), così quanto invece è diventato molto più bello il porto, il centro. Un campo nomadi, stretto tra capannoni industriali e superstrada, confermava le preoccupazioni italiche di questi giorni, con persone perennemente in attesa, ferme sul borso della strada, tra copertoni divelti e macchine smontate.
La fotografia dell'Italia del 2000, con la testa in Europa e i piedi nella periferia delle proprie città, per noi che abbiamo visto Genova.

martedì 6 novembre 2007

RIFLESSIONI SU PECHINO 2008

Lavoro su Pechino 2008 praticamente dal giorno in cui si è chiuso Torino 2006: Eurosport è infatti Official Broadcaster dei Giochi Olimpici almeno fino all'edizione di Londra 2012.
Perchè la prossima Olimpiade si svolgerà a Pechino credo sia chiaro a tutti. E' l'incontro di due esigenze uguali e complementari: quella del governo cinese di mostrarsi al mondo, di accreditarsi presso la comunità internazionale; quella del ricco occidente di aprire un mercato grandissimo, dove esportare, vendere, comunicare. Sport ancora una volta come strumento straordinario di visibilità e di business.
Proprio per questo sostegno doppio, mi sembra ipocrita da parte della comunità occidentale riflettere ora sull'opportunità di boicottare la Cina (violazione dei diritti umani, oppressione del popolo tibetano, sostegno economico alla giunta birmana) attraverso i suoi Giochi, quasi che questi siano capitati in Cina non per (anche) decisione dell'Occidente stesso.
Ipocrisia che appare ancora più grande pensando che tra tutte le forme possibili di boicottaggio attuabili - verso l'importazione dei prodotti "made in Cina", per esempio - solo quella sportiva appare degna di riflessione, consapevoli che un boicottaggio sui prodotti bloccherebbe di fatto l'economia internazionale. E poi, da quale pulpito arriva la condanna alla violazione dei diritti umani? Dalla Guerra in Iraq? Da Guantanamo? Da dove?
Personalmente condivido la proposta di non boicottare i Giochi Olimpici (su questa posizione sono nientemeno che in compagnia del Dalai Lama) ma far sì che questa straordinaria apertura al Mondo della Cina possa permettere circolazione di idee, contaminazione, curiosità identitaria reciproca. Come avvenne per l'Europa dell'Est negli anni '80, quando furono prima di tutto le idee i semi che fecero cambiare un mondo intero.
(Per un approfondimento vedi anche R2 di oggi a firma di Federico Rampini)

venerdì 2 novembre 2007

GUIRLANDE D'HONNEUR PER WATTS

Si è chiusa ieri, con la cerimonia di premiazione a Palazzo Marino a Milano, la 25esima edizione di "Sport movies & TV - Milano International FICTS Festival". Sono stati 6 giorni intensi di proiezioni, meetings, esibizioni, workshop.
Anche quest'anno Eurosport è stata premiata: il programma WATTS, infatti, ha ricevuto la "Guirlande d'honneur" per la sezione "Trasmissioni TV sportive - sport di squadra" (nella foto sono con due colleghi di Eurosport Parigi e con il Presidente della FICS, prof. Ascani; Sophie, la ragazza bionda, è la producer del programma). Per chi non lo sapesse lo scopo principale della FICTS (Federation Internationale Cinema Television Sportifs) è quello di promuovere i valori, l'Olimpismo, la funzione etica e culturale del Movimento sportivo attraverso due mezzi di comunicazione di massa quali la televisione e il cinema. A mio giudizio, la migliore produzione è stata quella realizzata dal Comitato Olimpico Giordano (c'era addirittura il Principe Feisal Al Hussein a ritirare il premio per la sezione "Social Advertising") intitolata "Peace through sport". E' inserita nel più ampio progetto - ideato proprio dal Principe - di usare lo sport per rispondere alla domanda del mondo di maggiore tolleranza e comprensione tra le comunità in guerra, che a loro volta si impegnereanno a favore della pace. La pace attraverso lo sport - così recita l'introduzione del filmato - unirà i giovani di diverse comunità nel mondo e li formerà per imparare ad utilizzare lo sport come mezzo di unione tra fazioni diverse. Il primo campo di allenamento legato a questo progetto ha avuto luogo ad Amman dal 21 al 31 ottobre.