martedì 31 luglio 2007

MA SE JAN SILVA VOLESSE FARE IL MUSICISTA?

"La Repubblica" di oggi accoglie nella sezione sportiva la storia di Jan Silva, 5 anni, ultimo prodotto della degenerazione, credo, di un genitore con il sogno (?) di avere un figlio campione.
Il padre vede in Jan un campione di tennis e ha dichiarato a USA Today: "Se va bene vincerà un sacco di volte a Wimbledon o a Flushing Meadow o al Roland Garros. Se va male vincerà poche volte a Wimbledon".
Jan Silva e la sua famiglia (padre, madre e due fratelli di 10 e 3 anni) sono statunitensi ma il progetto del Signor Mouratoglou, proprietario della Mouratoglou Tennis Accademy, ha convinto i genitori a trsferisrsi per i prossimi 10 anni in Francia per investire (hanno venduto anche la casa negli Stati Uniti) sul futuro di un bambino di 5 anni. Loro hanno deciso che Jan sarà un tennista. E se invece volesse fare il musicista? "Ha talento. Ha carisma. Vuole sempre vincere" assicura il Signor Mouratoglou, contribuendo così a creare, a mio avviso, quello sport che tanto non ci piace e di cui oggi vediamo i risultati esasperati a livello professionistico.

Ermanno

lunedì 30 luglio 2007

UN CLASSICO: LA MADONNA DEL GHISALLO

Ho letto su un sito internet che qui "siamo all'università del ciclismo, perchè la salita del Ghisallo, nonostante la statura non certo eccelsa (solo 754 metri) ha fatto la storia del ciclismo. Il Ghisallo, infatti, stà al Giro di Lombardia come il Muro di Grammont stà al Giro delle Fiandre o come la Cote de la Redoute sta alla Liegi - Bastogne - Liegi".
Domenica 29 luglio è la mia prima volta da ciclista, in compagnia di Fulvio, lui sì vero ciclista. Partenza da Erba (mt. 320), poi Canzo (con colazione nella pasticceria sulla strada, a destra) e su verso Sormano e la Colma (mt.1.124). La mia salita è lenta, lentissima (non supero mai nessuno...), ma per me l'obiettivo è la salita dopo, il Ghisallo. Domenica mattina la Colma di Sormano è il santuario laico dei ciclisti, che procedono in processione verso la vetta: tantissimi. La discesa verso il lago è bella, con un panorama stupendo su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno: una volta giù, iniziano 13 km di saliscendi verso nord, verso Bellagio. Sosta in centro, dove non è facile districarsi tra gli struscianti turisti da lago e poi eccola, la salita.
Dopo 1,5 km da Bellagio (mt. 205), inizia il tratto vero: 9 km, pendenza media 5,6%, ma senza contare i 2 km di falso piano a metà percorso siamo al 9% medio, con punte del 14%. I primi due sono i più duri, poi alcuni tornanti per tirare il fiato, poi il falsopiano (benedetto) e infine gli 8 tornanti finali, con il salitone verso il valico. Il santuario lo trovi lì di fianco a sinistra, semplice come un ciclista con la sua bici. Paolo Bettini fece questa salita al Giro di Lombardia del 2005 in 19 minuti e 30 secondi, per me basta esserci arrivato.
Ero stato con mio papà al Santuario da piccolo: me lo ricordavo grandissimo. E' invece una chiesetta piccola, piena di cimeli (anche se alcuni sono ora a pagamento nel museo lì di fianco): la bici di Bartali, di Gimondi, tantissime maglie di campioni.
La discesa verso Erba è velocissima (forse un po' noiosa da fare in salita, rispetto all'altra), i 76 km di giro sono terminati. Come dice Fulvio, un altro "bollino" l'abbiamo messo.
Da sabato prossimo si va in vacanza, si va sul Pordoi.

Ermanno

venerdì 27 luglio 2007

F1 SENZA REGOLE

Sempre più sotto sconcertato per quanto succede al Tour de France (che comunque, o forse per questo, è seguitissimo in TV...tappe da oltre 3 milioni di spettatori medi su Eurosport), leggo incredulo la sentenza sul caso di spionaggio in F1.
Più o meno il consiglio mondiale della FIA dice che in effetti la McLaren «era in possesso di informazioni confidenziali della Ferrari», quindi violazione dell'articolo 151c del codice sportivo, «ma non ci sono prove sufficienti che queste informazioni siano state utilizzate dalla McLaren».
Da cui la sentenza: non luogo a procedere.
Tradotto in pratica, Stepney, uomo Ferrari, ha dato a Coughlan, uomo McLaren, praticamente di tutto. Alla McLaren le carte trafugate finiscono nelle mani di persone di altissima responsabilità, dirigenti che coordinano progetti miliardari, capi progettisti di primissimo livello, uomini che disegnano le macchine.
Questi decidono di non denunciare nulla, non licenziano Coughlan (che tutt'ora è solo sospeso) ma gli dicono che farebbe meglio a distruggere tutto (prima o dopo averlo letto? beh...).
La Juventus, per molto meno, è andata in B. In F1, per un caso che va ben al di là della responsabilità oggettiva, tutto rimane immutato.
Del resto, dove sarebbero sfuggiti gli sponsor senza più la McLaren, senza più competizione nel Mondiale? Magari un giorno si stancheranno i tifosi...

Ermanno

venerdì 20 luglio 2007

EUROSPORT RIMANE AL TOUR

Torno sul Tour de France per commentare la notizia della decisione delle TV tedesche di non trasmettere le ultime tappe della corsa alla luce del nuovo caso di doping (risale a giugno, i dati sono arrivati l'altro ieri) che ha coinvolto un ciclista tedesco.
E' forse il primo caso così appariscente di "rivolta" della tv rispetto al degrado dello sport. Non è un segno positivo, ma guardandolo bene forse lo è.
TV vuol dire notorietà, diffusione mondiale, sponsor, soldi, investimenti. I tre grandi sponsor tedeschi (T-Mobile, Milram e Gerolsteiner) investono complessivamente nel ciclismo qualcosa come 35/40 milioni di euro l'anno. Ne vale ancora la pena? certo si chiederanno. Spenta la TV, un fatto (anche sportivo) non esiste più.
Da qui il ciclismo può solo ripartire. Non so se altri corridori saranno fermati da qui alla fine della corsa. Credo però che non si possa cambiare un mondo in qualche mese. Gli organizzatori del Tour ci stanno provando, con una fermezza mai vista (se si pensa a tutti i nomi famosi lasciatai a casa...), prendendosi il rischio di un flop ma tentando di dare una sterzata ad un carrozzone lontano dallo sport vero.
Io credo che solamente la prossima generazione di ciclisti professionisti, lavorandoci con una seria opera di educazione sportiva fin da ora, potrà dare risultati.
Sono felice della scelta di Eurosport di continuare a garantire la copertura TV al Tour, se non altro per premiare questo sforzo.

Ermanno

mercoledì 18 luglio 2007

IL NUOVO TOUR DE FRANCE


Un anno fa , di questi tempo, ero a Parigi ad assistere all'arrivo del Tour de France. Un'era glaciale fa. Guardo la classifica dei primi 10 aggiornata ad oggi: Rasmussen, Valverde, Mayo, Evans, Contador, Moreau, Sastre, Kloden, Leipheimer, Vinokurov. Nella mitica tappa di Briancon, con tanto di scalata al Galibier e sotto gli occhi del Presidente Sarkozy, vince tale Soler, 24enne di belle speranze, forse futuro campione, oggi sconosciuto ai più. Il primo italiano al traguardo è Cioni a 7'25", che è anche il primo italiano in calssifica generale: 50° a 33'09". Il pugno duro degli organizzatori al doping ha cancellato una generazione, ha accorciato le tappe, ha reso più umano uno sport così appassionante e con moltissimi tifosi. Credo che fare un passo indietro sia stata la cosa giusta, perchè solo se è vero e leale lo sport è bello fa vedere e da praticare.
Ermanno

martedì 17 luglio 2007

IO VOGLIO PISTORIUS A PECHINO

La partecipazione (anche se fuori classifica) del Sudafricano Oscar Pistorius, atleta disabile che gareggia con due protesi al posto della parte inferiore delle gambe, nella prova dei 400 m. al Golden Gala di Roma la scorsa settimana e soprattutto il suo piazzamento al 2° posto ha aperto una grande discussione sulla possibilità che due mondi fino ad oggi assolutamente divisi come lo sport e lo sport per atleti disabili, possano convivere.
Già l'idea che un atleta disabile sia indicato come favorito dalla tecnologia a discapito di atleti abili è una rivoluzione cultutale senza pari: come se un atleta abile potesse invidiare a Pistorius la mancanza degli arti inferiori, magari sognando di essere come lui per poter vincere!
La sfida di Pistorius è di partecipare ad un'Olimpiade. Io penso che se correrà sotto la soglia limite, richiesta a qualsiasi atleta, Pistorius debba andare a Pechino, esempio di come la disabilità può essere superata, di come la disabilità non sia un muro insormontabile.
La diversità fa molta più paura ai "normali", perchè pone domande e chiede risposte, perchè smuove certezze, perchè mette in discussione, perchè cambia prospettive.
E sappiamo quanto anche lo sport oggi ne abbia bisogno.

Ermanno

lunedì 16 luglio 2007

PASSO MALOJA, METRI 1815


Sabato 14 luglio ho "battezzato" seriamente la bici, scalando in Svizzera il passo Maloja (m.1815) e i 31 km. di asfalto ascendente che separano il passo da Chiavenna.
Giornata splendida di sole, paesaggio bellissimo, strada pedalabile fino ai 20/25 km, poi un po' più dura, poi durissima negli ultimi 5 km. di tornanti verticali.
In realtà ci sono riuscito grazie al contributo di due gregari di lusso come Fulvio e Ivan, che mi hanno trascinato su a forza di incitamenti e insulti.
La forma è decisamente da migliorare, ma l'inizio non mi sembra male!

Ermanno

venerdì 6 luglio 2007

OLIMPIADE PER I GIOVANI

Il Comitato Olimpico Internazionale, riunito a Guatemala City, ha approvato oggi il progetto per la creazione della prima edizione nel 2010 delle Olimpiadi estive della gioventu'.
Questo evento sarà aperto ai ragazzi dai 14 ai 18 anni e si stima una partecipazione di 3.200 atleti e 800 tra arbitri e dirigenti.
Questa la dichiarazione di Jacques Rogge, Presidente del CIO: "Assistiamo a un pericoloso declino nel rapporto tra i giovani e l'attività fisica. La percentuale di obesi cresce e diminuiscono gli spazi aperti in cui gli adolescenti possono fare sport. Questi Giochi diventeranno un modo per avvicinare i ragazzi all'attività agonistica".
Si tratta della più grande innovazione promossa dal Cio dopo il 1924, anno in cui si registrò l'avvento delle Olimpiadi invernali. Restano da definire ancora tanti particolari, a cominciare dalla scelta della sede, che sarà effettuata entro il prossimo febbraio. Quattro le città già candidate: Mosca, Singapore, Amburgo e Guadalajara.
Cosa ne penso. Il progetto parte da un presupposto valido e le parole del Presidente Rogge lo confermano. Il rischio è però altissimo: quello di abbassare ancora di più la soglia di età di una competizione sportiva esasperata (con tutto quello che ne deriva, tra cui in primis il doping).
Si stima che l'organizzazione di un evento di questo tipo abbia un costo di circa 22 milioni di euro: siamo sicuri che il CIO li investa a fondo perduto?

Ermanno

lunedì 2 luglio 2007

LIVE EARTH


Il prossimo sabato 7 luglio si celebrerà il concerto-evento per attirare l'attenzione del mondo sui cambiamenti climatici: decine di rockstar si esibiranno in 7 differenti continenti e tutta la giornata sarà consacrata alla riflessione e allo sviluppo di propositi concreti per affrontare l'emergenza climatica.
Poichè ogni campo della nostra società deve fare la sua parte, nello sport l'attenzione è puntata sulle competizioni motoristiche. Il primo a muoversi per rendere un po' più eco-compatibile questa categoria di sport è il FIA WTCC (non a casa gestito da Eurosport) che insieme alle case automobilistiche partecipanti ha adottato un protocollo di intesa che le obbligherà ad adottare (dalla prossima stagione i primi passi, a regime dal 2009) misure "verdi" anche per le auto da gara: marmitte catalittiche, riduzione dei minutaggi delle prove, benzina verde, etc. (maggiori info su http://www.fiawtcc.it/).
Perchè ciascuno di noi è chiamato a fare qualcosa.
Ermanno