giovedì 24 maggio 2007

CICLISMO, RIDIAMOCI SU (SE POSSIBILE)

Dopo Basso, oggi anche Zabel ha confessato di aver fatto uso di Epo nel Tour de France del 1996, vinto dal compagno di squadra della T-Mobile Riis. E sembra non essere finita qui.
Si sta pian piano sgretolando il muro di omertà che in questi anni ha protetto il sistema doping legato a questo bellissimo sport.
E mentre in questi giorni l'Italia è attraversato da un Giro dove la parte sportiva, malgrado la dedizione alla causa della Gazzetta, sembra passare in secondo piano rispetto ai malanni di tutto il movimento, proviamo a riderci su con questa notizia che ho pescato su repubblica.it.

Ermanno

(da repubblica.it - 25.05.07)
Il Giro d'Italia ha scoperto una tresca amorosa. In diretta tv, grazie alle telecamere dell'elicottero al seguito della carovana rosa, un quarantenne spezzino è stato inquadrato mentre era al mare in compagnia di una donna che non era la moglie. E' stato un parente, ignaro, a far scoprire tutto alla moglie dell'uomo. Si è complimentato con la donna, che credeva essere la bagnante a fianco del consorte, ben ripreso dalle telecamere: lei, ovviamente, è caduta dalle nuvole, ma ormai la frittata era fatta. Quello sulla battigia di Marinella, sul litorale del Comune di Sarzana, era proprio il marito. E il rientro dell'uomo, con i segni evidenti della tintarella, hanno fatto il resto. La storia ha fatto il giro della vallata del Magra, dove si è registrato l'infortunio amoroso, ed è finita sulle cronache dei giornali locali.

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